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Museo casa Andriollo – Soggetto Montagna Donna

"Non c'è niente di più stimolante che un viaggio alla scoperta del Museo Casa Andriollo"

La mia esperienza di visita al Museo Casa Andriollo di Olle Valsugana è sicuramente da ricordare …

Un viaggio alla scoperta di questo piccolo ma grande museo … gli oggetti racchiusi al suo interno parlano, raccontano, emozionano … un museo che offre ai suoi visitatori un’esperienza originale e non banale …

Varcare la porta del Museo Casa Andriollo – Soggetto Montagna Donna è un’esperienza che non puoi perdere … un viaggio alla scoperta della storia, delle tradizioni delle donne di montagna, un percorso incantato attraverso le sale di una piccola realtà museale che vuole trasmettere la memoria dei “saperi femminili”, delle donne del passato e il loro vivere quotidiano nelle zone di montagna.

Dove si trova il museo

Il nostro viaggio inizia ad Olle, frazione di Borgo Valsugana in Trentino, nella piazza principale del paese si trova una vecchia casa appartenuta alla Famiglia Andriollo, una famiglia di possidenti agricoli tra le più ricche del paese … l’ultima persona ad abitare la casa per ben 75 anni fu Alice Andriollo (1908 – 2002), donna semplice ma dal carattere forte che per tutta la sua vita si è dedicata con amore alla sua famiglia, assistendo da prima il padre rimasto vedovo durante la Prima Guerra Mondiale nel 1918 e in seguito i fratelli, non sposandosi mai pare proprio per volere di questi ultimi, le tracce della sua presenza si percepiscono ancora in ogni angolo della casa

“Avrei tanto voluto conoscerti Alice” …

Il cammino nella Casa Museo vede attraversare sei sale che vogliono far conoscere le varie sfaccettature della vita delle donne di montagna, mettendo in luce i frutti di una creatività sviluppatasi spesso nell’anonimato. Ma cosa racconta ogni sala?

Le sale del museo

Ogni sala mette in evidenza un tema specifico, dalla medicina popolare alla protezione, superstizione e magia, dall’abbigliamento ai gioielli che accompagnano una donna nel corso della sua vita, fino alle abilità manuali relative al cucito, ricamo e infine le espressioni di devozione e la scrittura al femminile.

L’esperienza di visita inizia dal seminterrato, anticamente la cantina della Famiglia Andriollo, con la prima sala denominata “La Medicina del Corpo e dell’Anima” che include le pratiche curative di tradizione popolare, religiosa e pseudoreligiosa raccontando la storia della figura della donna erbaiola e guaritrice attraverso un legame stretto con la figura della donna strega e il tema della protezione magico religiosa attraverso l’esposizione di oggetti davvero straordinari e unici.

Proseguendo saliamo al piano mezzanino dove troviamo “Le stanze di Alice” gli spazi etnografici appartenuti ad Alice Andriollo. Il visitatore qui può percepire la presenza di Alice in ogni angolo, pare infatti che lei sia appena uscita di casa lasciando le sedie impagliate in disordine intorno al tavolo della cucina, i piatti nel lavabo, l’armadio aperto e la sottoveste bianca abbandonata sul letto …

Al primo piano troviamo la sala denominata “L’arco dell’esistenza”, dove abiti e ornamenti preziosi importanti per i loro significati simbolici mostrano e raccontano ai visitatori le tappe della vita di una donna dalla nascita alla morte: il battesimo, la comunione, il matrimonio, la maternità e l’anzianità …

Proseguendo il nostro viaggio troviamo la sala denominata “I saperi femminili tradizionali” ovvero i lavori artigianali delle donne di montagna, le abilità manuali raggiungibili da esse: l’arte del cucito e ricamo, il lavoro a maglia e ferri, tutto raccontato attraverso oggetti e strumenti quali telai, tomboli, arcolai, imparaticci, agari, fili, macchine da cucire…

Il percorso di visita al museo termina con l’ultima sala denominata “Spiritualità e cultura” dedicata alle realizzazioni conventuali (Klosterarbeit) all’interno dei monasteri e conventi femminili dove le donne accanto alle ore di preghiera, erano solite realizzare manufatti straordinari come Bambinelli e Marie Bambine in cera e stoffa, quadretti votivi e reliquiari preziosi usando materiali di ogni tipo … infine un’ultima parte della sala è dedicata alla scrittura al femminile, una scrittura semplice, affettuosa e ricca di sentimento.

Museo Casa Andriollo setaccia la dimensione dell’universo femminile della cultura contadina delle nostre zone di montagna trasmettendo la memoria del vissuto femminile dedicato alle anonime abitanti dei paesi montani e al ricordo di tutte coloro che nel passato hanno condotto la propria esistenza in silenziosa umiltà, senza considerazione e stima. Il Museo desidera raccontare gli aspetti più intimi e valorizzare i saperi e la qualità delle donne coltivata nel silenzio e modestia.

Martina Micheli

Sono amante della natura, dei fiori e degli animali fin da bambina e durante il tempo libero mi dedico alla mia passione più grande, la fotografia. Amo il territorio Trentino e tutte le bellezze che riserva la nostra magica regione.
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