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Fra la neve e silenzi, il contatto con la propria anima

Con le ciaspole verso Cima Lasteati

L’aria pungente, fredda, penetra attraverso i vestiti… alzo gli occhi al cielo e niente, ancora non c’è, la vetta è ancora lontana. È ancora troppo freddo, umido, bisogna avere ancora pazienza bisogna saper aspettare. Proseguo lungo il cammino, un passo alla volta, la pendenza si fa sentire ma il desiderio di arrivare più in alto, di alzarsi, di scappare e allontanarsi, da forza ai muscoli delle gambe che affrontano con attenzione la salita. 

Il gruppo di scialpinisti a cui mi sono unita è in gamba, sembrano tutte persone molto preparate, conoscono decine di percorsi che si estendono sui versanti del Lagorai.

L’escursione doveva avere come meta Cima d’Asta ma sembra rischioso, la neve non è ancora stabile. Discutono un po’ valutando i rischi e le possibili alternative: il Cengello, i Lasteati, Socede, … È gente esperta che ama il suo il territorio e già sanno che cosa li attende. Io invece sono alle prime armi, è la prima escursione invernale in quota. Sentendo i loro racconti ho un po’ di timore di non essere all’altezza ma non mi resta che fidarmi, confido nelle mie forze ma anche nel buon animo di queste persone, e nella passione condivisa da ogni persona che nella montagna vede ben oltre a rocce e difficoltà. Il desiderio di arrivare in cima è forte, il bisogno di riempire gli occhi di bellezza è ormai irrefrenabile

Le mie montagne disegnate dalla magia della neve

Si prosegue lentamente, affondando i piedi nella coltre bianca che da qualche giorno ha ricoperto i pendii. Il paesaggio ha decisamente cambiato aspetto: le linee dei versanti, dei boschi e delle stesse cime, si sono addolcite ricoperte ora dal manto di neve bianca e soffice. Faccio fatica a riconoscerle le mie montagne, eppure trasmettono ancora le stesse sensazioni, nel loro silenzio innevato rappresentano ancora una fonte di tranquillità, serenità ed energia che allontana tutta la frenesia e le difficoltà della quotidianità cittadina.

Il Lagorai, con la sua natura e immensità è davvero unico, offre sfide e avventure per gli spiriti più intraprendenti, ma anche semplicità e sicurezze per quelli più calmi. Per questo motivo non mi stanco mai di esplorarlo, so che in queste montagne posso sempre trovare qualcosa di affine al mio stato d’animo. Si va avanti sempre in gruppo, ognuno con la mente che vaga tra i propri pensieri e lo sguardo che si riempie della bellezza delle cime che pian piano si iniziano a scorgere. Il fiato si fa più corto, e il corpo più caldo. Nonostante la temperatura sia bassa non ho freddo, niente più brividi benché l’aria calda del mio respiro esca sotto forma di piccole nuvolette di vapore che si perdono in un attimo.

In cima al mio mondo: fra fatica e fiocchi di felicità

Qualcuno scivola e un altro ridendo lo soccorre senza però risparmiargli una battuta sull’equilibrio precario e l’età che avanza. L’atmosfera che si respira è allegra, la fatica è piacevole e la si affronta rassicurandosi a vicenda, condividendo del the caldo o della frutta secca. Qualche breve sosta per recuperare le forze e ammirare lo spettacolo che si apre davanti a noi. La cima ormai è vicina

Alzo gli occhi e finalmente lo vedo, il primo fiocco di neve che cade lentamente …ancora uno e un altro ancora… è subito gioia! Ci si guarda sorridendo perché non ci sono parole che potrebbero esprimere l’entusiasmo che proviamo tutti. 

Ha iniziato a nevicare! 

Siamo quasi arrivati alla nostra destinazione, Cima Lasteati. Come a voler premiare i nostri sforzi iniziano a scendere candidi fiocchi che delicatamente si posano sui nostri volti rivolti al cielo! Ogni insicurezza è svanita, ogni paura è scomparsa, c’è solo la gioia di questo attimo che condiviso riempie ogni particella del mio corpo

Dopo esserci tutti complimentati per aver affrontato la salita, ai piedi della croce posta a presidio della cima, mangiamo i nostri panini come fossero la cosa più buona che abbiamo mai assaggiato. Bastano pochi minuti di ristoro, qualche foto e molte risate e siamo tutti pronti per ripartire di nuovo, ora carichi e pieni di energia. Ci attende una splendida discesa. C’è chi decide di affrontarla con gli sci, chi con le ciaspole o chi semplicemente a piedi. Ognuno sceglie come godersi quest’avventura! Ognuno a modo suo ma tutti uniti da una forte passione! Individualismo, ambizione e confronto vengono sostituiti da solidarietà, aiuto e fiducia!

In montagna è così, e puoi parlarne per ore e ore cercare di spiegare in tutti i modi ma non c’è confronto che tenga, non c’è descrizione degna. Rimangono solo parole. È indossando gli scarponi e iniziando a camminare un passo alla volta che capisci nel profondo queste bellissime esperienze, che ritrovi questo bisogno essenziale di natura spesso i mille impegni della nostra quotidianità hanno soffocato e represso. Andare in montagna è come tornare a casa.

Marina Agostini

Appassionata di natura e montagna. Una passione nata da poco ma che riempie ogni istante del mio tempo libero, da vivere in tutte le sue forme e stagioni: attraverso lo sport, l’avventura, la sfida a conoscere e superare i propri limiti. Ma anche attraverso l’attenzione ai dettagli, l’ascolto e il ritorno all’essenziale. È un richiamo costante, una fonte di energia e forza.
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